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Do humans dream of creative machine?

5 Dicembre 2019 @ 10:00 - 16:00

Algoritmi e dati: cosa significano apprendimento, creatività e controllo nelle attuali intelligenze artificiali

“L’intelligenza artificiale di Alibaba supera l’uomo nei test di Stanford” (corriere.it)?
“Due robot iniziano a parlare fra loro in una lingua sconosciuta: sospeso l’esperimento di Facebook” (ilmessagero.it)⚙️
“Un’intelligenza artificiale ha scoperto da sola che la Terra gira intorno al Sole“ (ilpost.it)?
“L’intelligenza artificiale batte l’uomo anche al videogame” (repubblica.it)⌨️

➤Continuamente i media ci informano sui nuovi traguardi raggiunti dalle intelligenze artificiali, restituendoci l’immagine di algoritmi capaci di cimentarsi quasi coscientemente in attività complesse e creative, dalla risoluzione di giochi di strategia alla produzione artistica.

➤I computer stanno finalmente acquisendo alcune caratteristiche proprie degli esseri umani?
Oppure siamo noi che tendiamo a dar loro un’identità umana?

➤Il 5 dicembre affronteremo queste domande cercando di sfatare alcuni miti e di proporre una diversa narrazione delle intelligenze artificiali.

PROGRAMMA:
h. 10:00 – 13:00 panel discussion in Sala Colonne (Palazzo Venera, via S. Maria n.36)
H. 14:00 – 16:00 workshop in RLab2 (Laboratorio di Cultura Digitale), Palazzo Ricci

➤ PANEL DISCUSSION: Do humans dream of creative machines?
Interventi:

Maurizio Parton: “AlphaGo: cosa significa ‘imparare’ per una macchina?”
In questo intervento descriveremo la storica sfida nel gioco del Go tra Lee Sedol (umano, 18 volte campione del mondo) e AlphaGo (macchina, autodidatta) che ha avuto luogo tra il 9 e il 15 marzo 2016. Il punto di vista sarà quello del giocatore di Go, per capire se veramente una macchina può essere ‘creativa’, e del matematico, per comprendere i meccanismi che permettono a una macchina di ‘imparare’.

Davide Bacciu: “Creatività Artificiale: reti neurali, arte e probabilità”
L’intelligenza artificiale può cimentarsi in un’attività così fortemente umana come la creatività artistica? Racconteremo come le reti neurali profonde possano essere utilizzate per generare lavori artistici che, in alcuni casi, sono indistinguibili da opere dell’ingegno umano. Spiegheremo poi come la generazione di un’opera d’arte artificiale sia frutto di un processo statistico.

Anna Monreale: “Explainable AI: come aprire le black box dell’intelligenza artificiale”
I sistemi di decisione automatica, che utilizzano algoritmi di machine learning su enormi quantità di dati, effettuano predizioni spesso senza essere in grado di fornire una giustificazione per i loro output. Ciò rappresenta un problema non solo per la mancanza di trasparenza, ma anche per eventuali bias trasmessi agli algoritmi da pregiudizi umani e per l’accumulo di pattern nascosti nei dati di training che potrebbero portare a decisioni errate o inique.
Il futuro dell’intelligenza artificiale sta nella collaborazione tra umani e macchine per la soluzione di problemi complessi. Come in ogni collaborazione efficiente, sono richieste una buona comunicazione, fiducia, chiarezza e comprensione.
L’explainable AI affronta queste sfide, interrogandosi su come sia possibile interpretare i sistemi opachi delle attuali AI e sul bisogno di adottare questo approccio anche in applicazioni su larga scala.

Simone Pieranni: “Cina, AI e controllo”
Entro il 2030 la Cina mira a diventare leader mondiale dell’AI. Tra smart city, social credit e controllo, l’AI sembra l’ultimo strumento in uso dal PCC per il “mantenimento della stabilità”.

Modera il panel Stefano Capezzuto, presidente di KRINO.

➤ Workshop a cura di Umanesimo Artificiale: livecoding e musica algoritmica – programmazione informatica come linguaggio artistico e performativo

Link per iscriversi al workshop: https://www.eventbrite.com/e/registrazione-masterclass-livecoding-e-processi-algoritmici-in-ambito-artistico-84113175773?aff=Link_evento

Abstract:
“The limits of my language means the limits of my world.” (Ludwig Wittgenstein)

Il workshop ha lo scopo di presentare la programmazione informatica come linguaggio artistico e performativo introducendo il movimento del livecoding e due tra i software opensource più utilizzati dalla community internazionale: TidalCycles (livecoding musicale) e Hydra (livecoding visuale).
I partecipanti avranno la possibilità di esplorare le possibilità creative di questi strumenti insieme all’artista multimediale Nesso e di sperimentare in prima persona come generare visualizzazioni usando funzioni matematiche di base.
Al termine della masterclass si assisterà ad una performance audiovisiva che metterà in pratica i concetti trattati.

Note: Ai partecipanti è richiesto di portare il proprio laptop al fine di seguire la presentazione.

L’attività è gratuita e aperta a tutti. Tuttavia, per motivi di spazio e di organizzazione, per il solo workshop pomeridiano sarà richiesta la registrazione (15 partecipanti max).

I RELATORI:
Maurizio Parton è professore associato di Geometria all’Università G. D’Annunzio (Chieti-Pescara), è presidente della Federazione Italiana Gioco GO e responsabile del GO Club Pisa.

Davide Bacciu è ricercatore presso il dipartimento di Informatica dell’Università di Pisa, dove si occupa di machine learning per dati strutturati, apprendimento Bayesiano, deep learning e la sua intersezione con gli approcci generativi.

Anna Monreale è professoressa associata presso il Dipartimento di Informatica dell’Università di Pisa e membro del KDD LAB, dove si interessa di analisi di big data, social network e problemi di privacy ed etica legati al trattamento di dati sensibili.

Simone Pieranni è giornalista della redazione esteri de “il manifesto”, nel 2009 ha fondato China Files, agenzia editoriale con sede a Pechino specializzata nella produzione di contenuti dall’Asia. Tra le sue pubblicazioni: Brand Tibet (Derive Approdi, 2010) e Cina Globale (Manifestolibri, 2017).

Attività svolta con i contributi per le attività studentesche autogestite dell’Università di Pisa

Luogo

Palazzo Venera
Via S. Maria 36, Pisa
Pisa, Italia
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