Deep Nostalgia è il nuovo strumento di intelligenza artificiale, lanciato dalla piattaforma MyHeritage insieme alla startup D-ID, che promette di dar vita alle vecchie foto. Il servizio, diventato in breve tempo virale sui social media, è un altro esempio di come la manipolazione delle immagini basata sull’intelligenza artificiale stia diventato sempre più mainstream.

Deep Nostalgia

Deep Nostalgia è fruibile da fine febbraio 2021, sul sito web MyHeritage, compagnia specializzata in ricerche genealogiche a partire da campioni di Dna, ed è un servizio in grado di animare i volti presenti nelle fotografie grazie alla tecnologia di intelligenza artificiale del deep learning. La particolarità e forse il successo di questo servizio, sta nel fatto che l’effetto è quello ridare vita a volti presenti in foto storiche, a personaggi importanti del passato o anche a persona care che non ci sono più, grazie a sequenze video realistiche di alta qualità.

 

Grazie alla sua facilità d’uso e alla prova gratuita, Deep Nostalgia è presto decollata su Twitter, dove gli utenti hanno iniziato a caricare versioni animate di vecchie foto di famiglia, immagini di celebrità e persino disegni e illustrazioni.

 

Questo utilizzo della piattaforma che consente di caricare fondamentalmente qualsiasi foto, ha aperto a numerosi dibattiti e interrogativi. Secondo Gilad Japhet, fondatore e Ceo di MyHeritage alcune persone adorano la funzione Deep Nostalgia e la considerano “magica” proprio per questa possibilità che dà di far “rivivere” gli antenati, mentre c’è anche chi la trova inquietante. Di certo è una questione controversa se la si osserva da più punti di vista, del resto è difficile rimanere indifferenti a questa tecnologia: «Questa funzione è pensata per un uso nostalgico, ovvero per riportare in vita gli amati antenati. I nostri video pilota non prevedono la parola proprio per prevenirne l’abuso, come può essere il caso della creazione di video “deep fake” di persone viventi».

Insomma, mentre Deep Nostalgia nasce con il proposito di essere semplicemente uno strumento divertente per le persone per animare vecchie foto di famiglia, molti esperti si stanno invece preoccupando per l’uso che se ne potrebbe fare in maniera indebita (vista anche la facilità con cui queste animazioni possono essere condivise sui diversi social).

Un tempo prerogativa degli esperti di animazione, la tecnologia deepfake è ora molto più accessibile al pubblico e, nella maggior parte dei casi, a esserne vittime sono prima di tutto personaggi celebri.

Il mese scorso, un nuovo account TikTok chiamato deeptomcruise ha infatti collezionato milioni di visualizzazioni con una serie di video che sono, come afferma lo stesso attore Tom Cruise, delle versioni deepfake di lui che parla alla telecamera.

I falsi stanno diventando così accurati che molti programmi progettati proprio per riconoscere i media manipolati non sono in grado di individuarli.

Ancora una volta è utile riflettere sull’uso che si fa della tecnologia, sulle finalità che questa può avere, cercando di evitare, a monte, che possa trasformarsi in elemento abilitante a comportamenti illeciti.

 

 

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