Qualche tempo fa, qui su Societing, vi avevamo parlato di NFT e di come questi ultimi avessero cominciato ad “invadere” il mondo dell’arte e dei diritti d’autore.

I token non fungibili (NFT) sono risorse digitali che rappresentano oggetti di varia natura (non fisicamente collegati con questi ultimi) che sono scambiati online, spesso con criptovaluta, e sono generalmente codificati all’interno di contratti intelligenti (smart contract) su una blockchain.

Cosa sono gli NFT
Cosa sono gli NFT? – Fonte: criptovaluta.it
Come funzionano NFT
Come funzionano? – Fonte: criptovaluta.it

L’attenzione del pubblico verso gli NFT è esplosa nel 2021, quando il loro mercato ha registrato vendite record, ma si sa poco della struttura complessiva e dell’evoluzione del suo mercato; a cavallo tra il 2021 e il 2022 Google Trends registra un numero di ricerche connesse al tema in aumento in tutto il mondo (un po’ di studi su questa rivoluzione in atto).

Google Trends NFT
Fonte: Google Trends

(Un po’ di studi su questa rivoluzione in atto)

La capacità propria degli NFT di rispondere alle necessità di unicità, tracciabilità, autenticità e sicurezza, ne ha permesso una rapida implementazione nel mondo dell’arte, il quale è affetto da problematiche del tutto peculiari attinenti specialmente la tutela del mercato e della proprietà intellettuale.

L’uomo si è sempre ibridato con l’insieme degli artefatti culturali che ha costruito. Possiamo pensare agli esseri umani non solo come organismi viventi, ma come esseri eso-somatizzati, ovvero aumentati dall’artificialità di cui si servono: i nostri occhiali, i device elettronici, così come il linguaggio e i libri. La tecnosfera, prodotta dal nostro ingegno, ha un inevitabile processo retroattivo che intacca profondamente il nostro essere, sentire, pensare.

Vale la pena, allora, seguire il ragionamento di Salvatore Iaconesi – artista e fondatore di HER:She loves Data e Nuovo Abitare – e porre il focus della nostra attenzione non tanto (soltanto) sulle questioni tecniche degli NFT, ma sulle implicazioni culturali e psicologiche che la loro adozione necessariamente comporta.

Elementi di blockchain e NFT:

Di seguito alcuni elementi da tenere bene a mente per comprendere al meglio le posizioni di Iaconesi.

  1. Le blockchain sono un sistema di registri decentralizzati e distribuiti; un foglio di calcolo che raccoglie transazioni e che è massicciamente condiviso, ad accesso simultaneo, visibile a tutti, ma alterabile solo quando vengono soddisfatte determinate condizioni;
  2. Le blockchain mirano a poter operare in un ambiente trustless (letteralmente privo di fiducia). Il sistema tradizionale di transazione è un sistema centralizzato in cui un ente si occupa di garantire le operazioni. In un sistema trustless come le blockchain, la transazione si basa su un sistema “decentralizzato” che non prevede l’assenza totale di fiducia, ma la distribuzione di tale fiducia a coloro che garantiscono e confermano le transazioni. Per dirla in breve: la fiducia viene riposta tutta nel sistema e nell’algoritmo che lo governa.
  3. Gli NFT sono una specie di transazioni trustless e possono essere associati a qualsiasi cosa (dalle immagini digitali alle canzoni, dagli oggetti fisici ai dati medici).
  4. Non è necessario che gli NFT siano direttamente collegati all’entità che mediano: un NFT è un certificato unico per quell’immagine o altra entità; anche se tale entità circola liberamente il certificato è unico.
  5. Ne consegue che gli NFT possono trasformare qualsiasi cosa in una transazione.

Le tecnologie non sono entità passive (o neutre) e, nello stabilire relazioni con e attraverso queste ultime, ci si trova ad avere a che fare con questioni importanti ancor prima di utilizzare lo strumento tecnologico. Ciò è legato a come questo è modellato, a quali sono le sue possibilità, quali i suoi limiti: tutte cose che contribuiscono a determinare come puoi usare quella tecnologia per esprimere te stesso e altre cose nel mondo e, quindi, per determinare cosa diventa il tuo mondo.

Il carattere essenziale della tecnologia nei confronti dell’uomo è rivelato dalla retroazione che le innovazioni tecniche esercitano sugli esseri umani e sulla società. Evoluzione biologica ed evoluzione tecnologica si sono intrecciate in un’evoluzione “biotecnologica” al centro della quale vi è una successione di ibridi. Ciò significa che un “homo sapiens con la tecnologia” è profondamente e costitutivamente diverso da un “homo sapiens senza tecnologia in quanto essa, come un filtro, potenzia (o fa addirittura emergere) certe caratteristiche, fisiche o cognitive, e ne indebolisce o annulla altre.

Le blockchain sono un media: sono mezzi attraverso i quali l’informazione e la comunicazione circolano e si scambiano. Per essere su una blockchain, qualsiasi cosa deve essere espressa come transazione. Secondo Salvatore Iaconesi, questa è la traduzione che le blockchain ci obbligano a fare: ogni volta che abbiamo bisogno di descrivere qualche entità siamo costretti ad esprimere quel qualcosa in termini di transazione, di scambio monetario, di scambio finanziario di qualche tipo.

Questa tecnologia sta progressivamente invadendo ogni aspetto della nostra vita e agli NFT saranno associate non solo le espressioni della nostra cultura, ma anche quelle del nostro corpo, della salute, della creatività (tutti fenomeni che possiamo già osservare al loro stato primordiale ed in rapidissima evoluzione). Attraverso l’uso di NFT, è possibile archiviare proprietà virtuali, possedere la propria identità digitale e decidere come e se condividerla, riprodurla o monetizzarla: stiamo trasformando ogni aspetto della nostra vita in una transazione finanziaria.

Lungi dal voler esprimere giudizi morali o di valore, Salvatore Iaconesi propone alcune questioni fondamentali a livello psicologico, culturale, sociale ed etico.

  1. Quando parliamo di “interpretare tutto in termini di transazioni finanziarie” ci riferiamo ai nostri corpi, alla comunicazione, alle culture, all’arte, alle emozioni. Ciò comporterà, secondo l’artista, ad una società morbosa in cui tutto ha una valore monetario e può essere acquistato, venduto, consumato, senza pensarci.
  2. Con la “polverizzazione” in milioni di blockchain, sidechain, fornitori, piattaforme e divenuti soggetti a transazioni finanziarie, cosa ne sarà di quei luoghi in cui definiamo attualmente le nostre culture? Cambieranno forma? Verranno trasposti in un ambiente virtuale o, presumibilmente, cambieranno le loro fattezze e connotazioni?
  3. Trustless significa, come abbiamo detto, “senza bisogno di fiducia”; la fiducia è “alienata” e riposta nella rete peer-to-peer, nell’automazione, nell’algoritmo; questo significa che le istituzioni e le altre persone scompaiono, sostituite da un algoritmo che occuperà tutto lo spazio esistenziale.

Nonostante o forse proprio a partire da queste criticità esistenziali, gli NFT danno respiro a nuovi modelli interessanti oggetto di indagine per artisti, designer, creativi, ma anche per aziende e comunità. Questa tecnologia, ricolma di potenzialità, va osservata da vicino, con occhio critico per comprendere da dove veniamo, chi siamo (stiamo diventando) e dove andiamo. 

Fonti e approfondimenti: Salvatore Iaconesi 

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