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FOG 2022: il performing art festival della Triennale

Anche quest’anno la Triennale di Milano si fa palcoscenico per FOG 2022: un festival dalla vocazione volutamente internazionale e pluridisciplinare che si pone il chiaro obiettivo di esaltare le molteplici declinazioni ed espressioni artistiche esistenti, dalla performance alla musica, dalla danza al teatro.

FOG 2022
FOG Triennale Milano Performing Arts – triennale.org

Sotto la guida del direttore artistico Umberto Angelini, il festival FOG Triennale Milano Performing Arts, giunto ormai alla sua quinta edizione, trova nella contaminazione delle arti la caratteristica essenziale. Il primo spettacolo si è tenuto lo scorso 22 febbraio, ma FOG 2022 porterà in città per tre mesi – fino al 14 di maggio – una proposta artistica in grado di far coesistere tensioni e sensibilità artistiche differenti accomunate da uno sguardo radicato e radicale sulla contemporaneità. Nell’era dell’informazione, delle reti digitali, della conoscenza e dell’iper-connessione, il futuro cambia costantemente direzione. Il nostro è uno stato costante di innovazione radicale che produce enormi impatti sul corpo sociale.

Il fatto stesso che un supporto esista implica una possibilità, una progettualità che lo coinvolge. Nell’ottica della ricerca artistica, le tecnologie possono essere inserite all’interno di un progetto che punta non tanto all’ottimizzazione delle logiche di mercato o del profitto (a questo compito può rispondere la scienza), ma alla sperimentazione del limite.

Gli artisti “stressano” la tecnologia introducendola in ambiti di applicazione che non le sono propri. Così facendo, l’esperienza artistica porta alla ribalta l’esistenza di quella data tecnologia, ne rivela limiti, potenzialità, implicazioni etiche, la infiltra all’interno di nuovi contesti. Lo “stare sul limite” genera un conflittualità tale da rileggere criticamente il processo di innovazione in un’ottica che si allontana dall’idea tutta illuminista del progresso infinito.

All’interno degli spazi di Triennale Milano (e non solo) il pubblico avrà l’occasione di assistere a numerosi spettacoli ed iniziative posti al confine tra linguaggi performativi differenti. FOG 2022 torna in scena in pompa magna, nella grande attesa generale, contando ben 30 appuntamenti tra i quali 9 produzioni e coproduzioni targate FOG, 2 prime assolute, 16 prime nazionali, 7 tra concerti e dj set, per un totale di 88 repliche complessive ed il coinvolgimento di 35 artisti provenienti da 12 paesi (qui il programma completo).

Le suggestioni che guidano questa edizione di FOG indagano la relazione tra corpo e tecnologia, realtà e percezione, violenza e potere, identità e libertà, memoria e futuro nell’ottica di una narrazione multispecie. I temi e gli spunti si alternano restituendo paesaggi in cui il corpo prende e perde il centro della scena innestandosi nei rapporti con il tempo, lo spazio, l’identità, la fragilità, l’alterità, la natura. Queste riflessioni anticipano quelle della 23ª Esposizione Internazionale dal titolo Unknown Unknowns. An Introduction to Mysteries che si terrà dal prossimo maggio: uno spazio di dibattito e confronto aperto e plurale, dove possono convergere esperienze, culture e prospettive differenti.

To the moon

Tra gli appuntamenti di punta di FOG 2022 c’è To the Moon di Laurie Anderson in collaborazione con l’artista taiwanese Hsin-Chien Huang. Scrittrice, regista, artista visiva e cantante, l’americana Laurie Anderson è conosciuta soprattutto per i suoi lavori multimediali, le sue innovative applicazioni della tecnologia e il particolare uso della prima persona nel suo progetto artistico.

Laurie Anderson © Ebru Yildiz, FOG 2022
Laurie Anderson ©Ebru Yildiz

To the Moon è stata originariamente commissionata dal Louisiana Museum of Modern Art (Danimarca) per la mostra The Moon: From Inner Worlds to Outer Space (2018) e si presenta come un’immersione in realtà virtuale che trasporta lo spettatore in uno scenario distopico dove storia, fantascienza e politica si mescolano trasformando il volto del satellite naturale terrestre. È in scena, per la prima volta in Italia, dall’1 al 6 e dall’8 al 13 marzo 2022 presso l’Art Lab di Triennale Milano.

Quindici minuti in cui il pubblico può provare un’esperienza davvero particolare ed estraniante: lo spettatore è catapultato fuori dall’atmosfera terrestre e inizia il suo viaggio verso la Luna, come un astronauta che si allontana dalla terra ed esplora terreni montuosi. Un paesaggio lunare non realistico, bensì mentale, in cui si incontrano simboli di cose sul punto di scomparire, animali estinti, rifiuti radioattivi.

Si tratta, secondo l’artista, di un esperimento sugli ibridi, per vedere come diversi strumenti possono riunirsi e condividere storie. Ispirandosi, infatti, ad immagini e metafore prese in prestito dalla mitologia greca, dalla letteratura, dalla scienza e dalla fantascienza, l’artista e icona dell’avanguardia americana trasforma questi materiali in un evento sensoriale che fa appello all’immaginazione dei visitatori.

I Am(Vr)

kennedy susanne, FOG 2022
Susanne Kennedy ©Jan Versweyfeld

Altra importante prima italiana è l’opera di Susanne Kennedy, artista multidisciplinare di fama mondiale in scena nel palinsesto di FOG 2022 dal 16 al 20 marzo, presso l’Impluvium di Triennale Milano.

In un presente in cui il confine tra virtuale e reale diventa sempre più incerto, come possiamo distinguere la verità delle cose dal modo in cui le percepiamo? Nel progetto I AM (VR), la regista Susanne Kennedy e l’artista multimediale Markus Selg (in collaborazione con Rodrik Biersteker) stressano e sperimentano le possibilità del teatro immersivo, esplorando dimensioni nuove e più profonde.

Gli spettatori sono invitati in un mondo virtuale e tramite un visore VR seguono un percorso meditativo che li conduce a un incontro misterioso con un oracolo. Un viaggio tra il mistico e lo psichedelico, un’esperienza di teatro totale che dà l’impressione che non ci sia via d’uscita.

 

Fonti e approfondimenti: Artribune